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martedì 16 dicembre 2014

Buon Natale


Il 2014 finisce con molto ottimismo , il 2015 inizia con il massimo della positività.

mercoledì 17 aprile 2013

Numeri negativi per il mercato italiano della climatizzazione

Numeri negativi per il mercato italiano della climatizzazione

Le vendite del 2012 mostrano un calo del 10% rispetto al 2011. Positivi i dati dell'export della produzione nazionale
 
Anche il mercato italiano della climatizzazione paga lo scotto della crisi: secondo un'indagine svolta da Co.Aer/Anima, il comparto ha messo a segno nel 2012 un calo di circa il 10% rispetto al 2011, sia nel residenziale che nel terziario. Più nel dettaglio, le vendite di climatizzatori mono split mostrano un aumento dell'1%, restando però molto lontane dalle quantità che si registravano fino al 2008: poco più di 700.000 unità mono split installate nel 2012 contro il milione e oltre del periodo pre-crisi. In diminuzione, intorno al 10%, le vendite dei multi split e dei sistemi Vrf (a flusso di refrigerante variabile, -14% rispetto al 2011). Negativa anche la situazione nel comparto centralizzato: i roof top fanno registrare un decremento di oltre il 20%.

Formazione obbligatoria per installatori di rinnovabili

Formazione obbligatoria per installatori di rinnovabili: dalla Conferenza delle Regioni tutti i dettagli

a Conferenza delle Regioni e Province autonome ha dato l’ok al documento che disciplina i corsi di formazione per la qualifica professionale di Installatore e manutentore straordinario di tecnologie energetiche alimentate da fonti rinnovabili.

La formazione degli installatori e manutentori riguarda tutti i tecnici che lavorano con impianti di diversa natura come stufe, generatori di calore alimentati da biomasse, sistemi solari fotovoltaici e termici, sistemi geotermici poco profondi e pompe di calore e sarà obbligatoria a partire dall’1 agosto 2013, con lo svolgimento di un periodo di formazione e il superamento di un percorso formativo di qualifica.

Per i soggetti già qualificati è comunque reso obbligatorio un percorso di aggiornamento che si dovrà ripetere ogni tre anni, a partire sempre dall’1 agosto 2013. L’aggiornamento dovrà durare almeno 16 ore e si potrà ottenere anche frequentando il corso a distanza, a seconda delle disposizioni emesse dalla Regione d’appartenenza. La frequenza è obbligatoria al 100% e prevede il rilascio di un attestato di frequenza.

La formazione degli installatori è di competenza di Regioni e Province autonome, le quali dovranno stabilire gli standard e i programmi dei percorsi formativi sulla base dei fabbisogni localmente rilevati.
Il corso di formazione ha una durata minima di 80 ore e si articola in una fase teorica (20 ore), comune per tutti i percorsi e frequentabile anche a distanza, ed una fase pratica (60 ore di cui 20 di pratica) da svolgere presso strutture accreditate e specifica per tipologia di impianto (biomasse per usi energetici, pompe di calore per riscaldamento, refrigerazione e produzione di ACS, sistemi solari termici e, infine, sistemi fotovoltaici e fototermoelettrici).

Nel modulo comune a tutti i percorsi si tratterà l’inquadramento generale delle problematiche legate allo sfruttamento delle fonti rinnovabili nel panorama nazionale ed europeo (con normative generale), tecnica e sicurezza delle operazioni di manutenzione e installazione degli impianti alimentati a FER.

Al termine del corso formativo ci sarà una prova finale costituita da un esercizio teorico e uno pratico che verifica la corretta installazione di un impianto a FER: al termine verrà rilasciato un attestato contenente tutti i riferimenti dell’installatore formato e dell’ente certificatore.

Anche l’ente di formazione deve presentare strutture e attrezzature adeguate alla formazione e le Regioni o Province possono verificare tale idoneità con controlli a campione.
Il documento approvato dalla Conferenza disciplina anche i requisiti dei formatori, i quali devono avere un’esperienza almeno quinquennale nella progettazione, gestione e manutenzione di impianti Fer, oltre ad una formazione su normative e legislazione.

Solare termico: conviene più la detrazione fiscale o il conto energia termico?

Solare termico: conviene più la detrazione fiscale o il conto energia termico? - GreenBiz.it

Solare termico. Chi installa questo tipo di impianto, che consente di produrre acqua calda sanitaria e di riscaldare gli ambienti utilizzando l'energia solare, almeno fino al 30 giugno, può scegliere tra le detrazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie e il nuovo conto termico.
Da un lato c'è la detrazione fiscale del 55%, prorogata al 30 giugno 2013 dal decreto legge n. 83/2012, che dal 1° luglio verrà sostituita con la detrazione fiscale del 36% prevista per le spese di ristrutturazioni edilizie. Dall'altro, il nuovo "Conto Termico" entrato in vigore lo scorso 2 gennaio 2013. Qual è il più conveniente? Lo abbiamo chiesto agli operatori del settore, dai grandi ai piccoli.

martedì 12 marzo 2013

Strategia energetica nazionale: meno fotovoltaico e più solare termico

 
L’azione, come riportato su Il Sole 24 Ore, consisterà nell’incoraggiamento dell’efficienza energetica, ponendo un freno ai finanziamenti senza controllo assegnati negli ultimi anni nel campo del al solare fotovoltaico e sviluppando le altre fonti verdi finora sottovalutate (solare termico, biomasse, geotermia).

Conto termico: pubblicata la prima versione delle Regole applicative


Le Regole Applicative sono in realtà ancora una prima versione, non definitiva, pubblicata dal Gse con il fine di avviare una consultazione pubblica che durerà fino a lunedì 25 marzo 2013.

ADDIO CALDAIE ? In Danimarca è una realtà

Scatta nel paese nordico lo stop ai sistemi di riscaldamento che prevedono l'uso di fonti fossili. I nuovi edifici dovranno obbligatoriamente essere serviti da sistemi di teleriscaldamento a biomassa o altri impianti sostenibili
 
Dal primo gennaio è entrata infatti in vigore nel paese la nuova normativa che vieta l'installazione nelle nuove case di sistemi di riscaldamento alimentati da fonti fossili. Dal 2016 le caldaie alimentate a olio combustibile saranno invece messe al bando anche dai vecchi edifici lì dove è possibile sostituirle con sistemi più efficienti e meno inquinanti. Il provvedimento fa parte di un pacchetto di leggi adottate nell'ambizioso progetto governativo di portare la Danimarca al consumo di energia al 100% rinnovabili entro il 2050. Una scelta voluta dall'esecutivo di sinistra,
distintosi sin dal suo insediamento per il forte carattere innovativo in materia energetica e ambientale, ma che il Parlamento di Copenaghen, circostanza inusitata per l'Italia, ha approvato con 171 voti a favore su 179 votanti.
 
 
 

Mattoni di canapa e case di paglia. Cambiare il modo di costruire

Le tecniche costruttive fanno passi da gigante, i costi dell'architettura naturale sono ormai uguali a quelli dell'edilizia tradizionale e i vantaggi ambientali appaiono enormi, con consumi d'acqua ridotti del 90%. Eppure fra progettisti e maestranze c'è scetticismo e scarsa conoscenza
 
 

MANUTENZIONE IMPIANTI TERMICI, SI APPLICA L'IVA AGEVOLATA AL 10%


Agenzia Entrate: gli interventi per mantenere l’efficienza rientrano nel recupero del patrimonio edilizio
 
La pronuncia del Fisco è arrivata in seguito alla richiesta di chiarimento avanzata da una società operante nel settore dell’assistenza e della manutenzione degli impianti di riscaldamento e delle caldaie a gas.
Il Fisco precisa però che l’aliquota agevolata non vale se il contratto di manutenzione comprende anche altre prestazioni, come ad esempio la responsabilità civile verso terzi, per le quali non è indicato un corrispettivo distinto.